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Paracadutismo

Il concetto aerodinamico del paracadute risale a centinaia di anni fa, sembra addirittura che i paracadute venissero in qualche modo già usati in Cina nel XII secolo.
Ma fù l'italiano Leonardo Da Vinci a pensare di applicare questa tecnologia al fine di rallentare la caduta di un uomo e, intorno al 1495, disegnò un paracadute di forma piramidale, con montature in legno, che Adrian Nicholas ha poi realmente utilizzato nel tardo XX secolo.

La storia moderna del paracadutismo comincia nel XVIII secolo quando il francese Jaches Garnerin effettuò i primi lanci di dimostrazione da una mongolfiera.
Da allora questa disciplina sperimentale di volo è diventata un vero e proprio sport.
La tedesca Khate Paulus svolgeva paracadutismo a livello professionale già all'inizio del XX secolo. Tiny Broadwick, anch’essa paracadutista professionista negli Stati Uniti, fu la prima donna a lanciarsi da un aeroplano nel 1913 e la prima ad effettuare caduta libera nel 1914.

Durante la Prima Guerra Mondiale, i paracadute furono introdotti come dispositivo di salvataggio per i piloti di mongolfiere da osservazione. Il primo salvataggio di emergenza grazie ad un lancio da aeromobile si verificò nel 1922.
Nel 1925 cominciarono anche i primi esperimenti di caduta libera stabile prolungata.

La prima scuola di paracadutismo militare nasce a Castel Benito (Libia) a metà degli anni ‘30.

A metà degli anni 50 aprì il primo centro di paracadutismo civile e dal 1957 cominciarono ad apparire le prima scuole di paracadutismo sportivo,
da allora le tecniche di volo umano abbinate al paracadute e le tecnologie dei materiali impiegati, insieme allo sviluppo del paracadutismo sportivo, hanno subito una evoluzione paragonabile a quella che ha originato i telefonini cellulari dall’idea di Marconi.
Oggi giorno nella pratica sportiva del paracadutismo si è soliti lanciarsi da una quota di 4000 metri circa, per poi aprire il paracadute approssimativamente a 1500 metri dopo una caduta libera di circa un minuto.

Esistono molte
discipline nell’ambito del paracadutismo sportivo, ma le principali sono le seguenti:

1.
Canopy Piloting (Swoop). L'obiettivo è atterrare con grande velocità orizzontale su uno specchio d'acqua eseguendo emozionanti e spettacolari manovre per poi fermare la propria corsa con la massima precisione su un traguardo prestabilito.

2.
Figure in caduta libera (RW). Squadre da 2 o più paracadutisti compongono durante la caduta libera più figure prefissate seguendo dei criteri di velocità, precisione o stile a seconda delle categorie di gara.

3.
Free style. In questa disciplina i paracadutisti, durante la caduta libera, si esibiscono in figure a corpo libero che ricordano esercizi di danza o ginnastica artistica.

4.
Wingsuit. Disciplina resa celebre da Patrick de Gayardon, consiste nel volare in caduta libera con una tuta munita di superfici alari che consentono grandi spostamenti orizzontali.

5.
Freefly. Disciplina che nasce nel 1996 grazie all'evoluzione del volo tridimensionale.
Le squadre sono composte da 2 elementi più il video e volano insieme creando spettacolari coreografie.

 



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